domenica 4 dicembre 2011

Anche io un tempo, lo facevo. (il mio approccio al Natale)

Quando ero piccola anche io facevo il presepe. E l'albero pure, ma era una schifezza quello, quindi non ne parlerò.
I primi presepi erano classici, con montagne, laghi, muschio (o meglio, borraccina), migliaia di personaggi e l'immancabile neve. Li faceva mia madre. Io più che altro ci mettevo le mani e li distruggevo (ero troppo piccola).
Poi piano piano è iniziato il delirio. Il primo passo l'ha fatto mia madre. Povera donna, non era cosciente che stava varcando il punto di non ritorno.
[chi è particolarmente credente, potrebbe trovare il resto del post sacrilego e blasfemo, quindi smetta di leggere qui]

Avevamo abitudine di mettere il bambin Gesù nella mangiatoia solo quando fosse scoccata la mezzanotte. Io lo nascondevo dietro la capanna, andavo a messa coi compagni di catechismo, e quando tornavo mia madre l'aveva messo al suo posto. 
I paciocchini
Quell'anno però, non riuscì a trovarlo, e così, per la paura che potesse venirne fuori un affare di stato al mio ritorno (sì, ero una rompipalle già a 8/9 anni), pensò bene di sostituirlo con un... paciocchino. Ve li ricordate i paciocchini? Erano dei raccapriccianti micro bambolotti in pose assurde con pannolini fluorescenti.
Ecco, ce ne mise uno con il pannolino rosa fluo. 
Vi risparmio le grida che cacciai io per tutta la notte di Natale.
Da lì in poi, non c'è stato fine al peggio. 
Soldatini che imbracciavano fucili. Tartarughe ninja grandi il doppio di Giuseppe e Maria. Dinosauri. Gli omini gialli della lego e quelli del galeone della Playmobil. 
Quando ormai ero cresciutella avevo avuto l'idea di infilarci Ken (sì, il marito di Barbie, che si ciulava la sua amica mulatta, almeno a casa mia), ma poi sembrava troppo Godzilla tra i grattacieli di New York. 
Gli ultimi anni poi, prima che smettessi, visto che ero già grandicella e andavo alle superiori, e avevo sviluppato una coscienza sociale e politica, volevo farlo filologicamente corretto e ecologico. Così fu ambientato nel deserto, con grotte rocciose e dune fatte di carta da pacchi gialla. Carta crespa colorata per fare la paglia all'interno della grotta, e per fare la vegetazione intorno all'oasi con le palme, e un laghetto fatto con un vecchio specchio. Niente neve e il bambin Gesù colorato coi pennarelli per farlo meno "ariano". 
Ma soprattutto: NIENTE NEVE CAZZO. Non nevicava in Giudea 2000 anni fa. Credetemi.

Adesso...niente presepe, niente albero, niente addobbi. Solo la festa di compleanno della Lela. Ma questa...è un'altra storia.

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